Il Giardino
“Aranci, alberi che adoro, il vostro profumo mi è dolce! Vi è cosa nel regno di Flora che possa riuscir più gradita? Quei frutti dalla buccia soda sono un antico tesoro; e il giardino delle Esperidi non vide mai altri pomi d’oro.”
Jean de La Fontaine
Il giardino storico di villa Sgariglia è un unicum tra le ville patrizie italiane.
Limitato a nord , verso il bosco, da una fontana in travertino con ninfee bianche é chiuso da muri in laterizio che lo separano dal buio, dal mistero, dalla paura. Sotto invece l’opera dell’uomo che modella il paesaggio. Il giardino, sin dall’epoca persiana, è un luogo di delizie e di bellezza, e qui rappresenta l’ordine e la luce della ragione.
Siamo in epoca illuminista, le statue riprendono i canoni neoclassici, come anche gli obelischi e le colonne, le urne. Il giardino all’italiana, con spazi geometrici, è delimitato da siepi di bosso e di alloro che circondano alberi di arancio.
Ai muri limoni a spalliera. Il pavimento è a mosaico, e riprende lo stemma del casato. Una vasca laterale è alimentata da acqua proveniente da una testa di delfino, mentre le statue poste sopra i basamenti rappresentano la Dea Cupra.
Curiosità
Arancio: un frutto medio, che corrisponde alla porzione di consumo standard stabilita dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), è in grado di coprire più dei due terzi del fabbisogno giornaliero di vitamina C
Fonti